L’arrivo della primavera e dell’estate porta con sé anche la voglia di stare maggiormente all’aria aperta con amici e parenti: specialmente per chi ha dei bambini piccoli, le occasioni per trascorrere le giornate a contatto con la natura diventano innumerevoli e persino semplicemente il proprio giardino di casa può diventare uno spazio da “sfruttare” per insegnare ai più piccoli il rispetto del verde e dell’ambiente che ci circonda.
Chi ha la possibilità di avere un giardino a disposizione, può utilizzarlo come una scuola all’aperto in cui insegnare, per esempio, ai bambini come coltivare piccoli ortaggi, come raccogliere la frutta all’aperto e via dicendo.
Perché insegnare ai bambini il rispetto della natura?
La risposta è una sola: perché loro saranno il nostro futuro ed è necessario che l’ambiente che li farà crescere sia sano e pulito; l’amore per la natura aiuta ognuno di noi ad essere una persona migliore, a inquinare meno e a rispettare tutto ciò che ci circonda e che ci fa vivere in armonia.
Che cos’è il verde didattico?
Nel corso degli ultimi anni, in molte scuole ha preso piede l’insegnamento del cosiddetto “verde didattico”, un metodo utilissimo e costruttivo per far avvicinare i bambini ed i ragazzi alla terra, per insegnare loro alcune tecniche di giardinaggio, di coltivazione e per far conoscere la molteplici varietà di frutta e verdura ed i tantissimi animaletti ed insetti che si possono incontrare in giardino.
Si tratta di un vero e proprio strumento didattico, di formazione che consente di imparare le materie scolastiche classiche come l’italiano, la matematica, la storia e la geografia restando però immersi totalmente nella natura.
Proprio in diverse scuole italiane sono stati avviati appositi progetti studiati ad hoc dal nome di “verde didattico” coinvolgendo in gran numero insegnanti delle scuole primarie e secondarie, esperti di giardinaggio e agricoltori nonché Amministrazioni comunali per offrire a tutti un insegnamento davvero unico ed istruttivo nel suo genere.
Come si struttura una lezione di Verde didattico?
Solitamente la scuola sceglie una struttura disponibile ad ospitare alcune scolaresche e che possa disporre di ampi spazi verdi: spesso la scelta ricade negli agriturismi che, oltre ad avere molto spazio all’aperto a disposizione, hanno anche allevamenti di animali come galline, mucche, asini (e chi più ne ha più ne metta!) per poter insegnare ai più piccoli anche il rispetto degli animali.
Proprio gli agriturismi vengono definiti come “fattorie didattiche”, utilissime per colmare la distanza che spesso si viene a creare fra la cultura urbana e quella rurale, diventando quindi un tutt’uno e proponendo percorsi didattici e formativi interessanti ed esaustivi che consentono di avere un approccio didattico e manuale verso tutti gli aspetti della vita contadina e non solo.
In queste lezioni gli studenti vengono coinvolti direttamente nella progettazione e nella successiva realizzazione di veri e propri orti o giardini, grazie anche alla presenza in loco di agronomi che potranno consigliare e fornire suggerimenti utili all’apprendimento ed alla conoscenza di tutti i segreti della coltivazione.
Ma quali sono in benefici di lezioni di verde didattico sugli alunni?
Gli studenti, durante le lezioni, imparano a prendersi cura di piante ed animali, collaborano insieme, si confrontano, sviluppano tutti e cinque i sensi come udito, vista, tatto, gusto ed olfatto velocizzando anche l’apprendimento stesso ma non solo. Le lezioni di questo tipo offrono un approccio che potremmo definire “interdisciplinare” in quanto si vanno a toccare tantissimi argomenti che contribuiscono alla crescita intellettuale dei ragazzi.
Le lezioni di “verde didattico” diventano anche l’occasione per socializzare e per instaurare un rapporto di fiducia con gli insegnanti e con tutto il personale coinvolto.